Prodotto dalla “factory” Federica e Fulvio Lucisano e distribuito in ben 450 copie da Medusa (“Sono l’uomo delle copie” ironizza Gianpaolo Letta, amministratore delegato e vicepresidente del gruppo), esce il prossimo 14 marzo Buongiorno papà, opera seconda di Edoardo Leo, nata da un soggetto di Massimiliano Bruno. Nel cast, oltre lo stesso regista, sono presenti Raoul Bova, Nicole Grimaudo e Marco Giallini, insieme alla giovanissima Rosabell Laurenti Sellers. Il film racconta la storia di Andrea, un trentottenne, bello e sicuro di sé, single, che si sveglia un giorno e scopre di essere padre di una diciassettenne di nome Layla. Ad accompagnare la ragazza un “nonno” quanto mai improbabile, ex rockettaro, entrambi decisi a sconvolgere la vita di Andrea, stabilendosi a casa sua, dove vive con l’amico d’infanzia Paolo. “Quando ho letto il soggetto scritto da Massimiliano”, ci racconta il regista, “sono stato subito colpito da questa storia, e grazie a Federica e Fulvio Lucisano, che hanno sin da subito creduto fortemente in questo progetto, ho avuto quella totale libertà che si ottiene solo se c’è una fiducia reciproca tra regista e produttori”. Continua Leo “Questo film è il risultato di un lavoro di squadra, durato più di un anno, e del quale sono molto orgoglioso”. La difficoltà ad improvvisarsi padre di punto in bianco è il tema centrale del film: “Devo dire che la mia esperienza di padre”, afferma Raoul Bova, “non mi ha agevolato nella costruzione del mio personaggio, perché i miei figlio sono frutto di una scelta consapevole, li ho cercati e voluti, ma quello che ho trovato sin da subito interessante del mio ruolo è che da scapolo incallito Andrea riesce a scoprire, tramite questa figlia per lui estranea, un lato di sé inaspettato”. Rosabell Laurenti Sellers, giovanissima “figlia” di Bova, ha in realtà già una carriera alle spalle: “Sono nata negli Stati Uniti e ho cominciato a recitare sin da piccola per il teatro. Quando sono arrivata in Italia avevo un fortissimo accento americano, poi ho lavorato per toglierlo e da allora sono arrivati, nell’ordine, prima la tv e poi il cinema. Con questo film ho avuto modo di lavorare con dei professionisti fantastici, ho imparato molto stando sul set con loro”. In grandissima forma, come sempre, sia nel film che durante la conferenza stampa, Marco Giallini che ci racconta del suo ruolo di “reduce” del rock anni Sessanta e Settanta: “Io ho due fratelli più grandi appassionati di rock, quindi sono cresciuto ascoltando quel tipo di musica. Il mio personaggio però è frutto della mente di Edoardo Leo; io ho fatto il mio lavoro che è quello di leggere la sceneggiatura e rispettare il testo. Quando però mi è stato proposto di travestirmi da Paul Stanley dei Kiss, che sicuramente è una delle scene più divertenti del film, devo ammettere di essermi sentito un po’ ridicolo guardandomi allo specchio”. Infine, a mettere una quota rosa nel film, ci pensa Nicole Grimaudo la quale dice del suo personaggio: “Lorenza è una donna indipendente e concreta. Ho accettato questo ruolo proprio perché mi trasmetteva quella normalità che non è sinonimo di banalità. Lei riesce a far ragionare l’ottuso Andrea con la forza della sua autonomia soprattutto dal punto di vista sentimentale, del suo essere caparbia in ciò che vuole”.
Serena Guidoni
